COMMENTO DI GIORGIO BERGAMASCHI RIVOLTO AD ANDREA CIONCI
Il mio COMMENTO:
Egregio dottor Cionci, mi permetta di confidarLe come io trovi triste ed anche miserabile il pervicace e stucchevole conato d’intortare i Suoi tenaci lettori “normodotati” (e che, i”ceteros” – ovvero tutti i…”rimanenti” che sono fuggiti dalle sue “reprimende”, sarebbero degl’imbecilli, e perciòstesso degl’infelici relegati al terzo livello del degrado mentale?), sputando invece sugl’infedeli al Verbum Cioncii tossici spruzzi di fiele e di acido solforico.
Già, verso quei personaggi – e non “figuri”, come cert’altri… – di autentico spessore: personaggi, figure di rilievo peraltro non asserviti e inattaccabili per divario di animo così come di signorilità ed anche per questo refrattari ai corrosivi quotidiani stucchevoli affondi (lo chiamerei… “effetto Winchester”, tanto i colpi si ripetono puntuali, giornalmente, offensivi sarcastici e malevoli): quelli che Lei dispensa dalla cattedra ipotetica su cui ha posato le regali terga…
Già l’ho suggerito (non richiesto) una volta; e però oggi, in quanto dies Domini, con il cuore traboccante d’umana comprensione mi ripeterò magno corde. Ovviamente, a Suo vantaggio… Cavaliere.
Lei, dopo aver tentato l’aggancio (lasciato subito glissare via dall’Arcivescovo) con il raffinato monsignor Viganò ed a seguito invece dei mille input a Lei donati da don Minutella che ha ampiamente contribuito alla riuscita del Suo encomiabile ed istruttivo “Codice Ratzinger “, abbia finalmente il cuore dottor Cionci, ed insieme pure la decenza, di usare gli incisivi e (se fosse necessario) anche i diatorici per mordersi la lingua (o le dita), quando dovesse essere nuovamente assalito da crisi d’astinenza per tornare ad infierire a colpi di becco (o artigli) avvelenato sua Eccellenza mons. Viganoʻ; ma, soprattutto, il più attaccato ed il meno difeso: don Minutella.
Sì, quel Grande Prelato che le ha fatto solo del bene ed avverso il quale non lesina le Sue miserabili “cioncate”.
Domineiddio punisce sempre chi sputa con disprezzo nel piatto che gli era stato offerto “à gratis”, come direbbe un ragioniere d’antàn.
Mediti su questo, Cionci. Mediti…
Lei dovrebbe interrompere i flussi debordanti del Suo superio, così come reprimere, al contempo, quel sentirsi “maestrino” e pure il “primo della classe”. Ne convenga: son complessucci di dozzina.
Meglio, anzi più prudente, lasciar perdere. Come recita quell’espressione del gergo diplomatico? Ah sì: ” La prego di credermi”. Che, poi, non è un invito a rispondere garbatamente ad una frase… Perché, tradotto pari pari, il suo significato reale è di fatto tassativo e perentorio. Ed è questo: “Così è! Si faccia!!!”.
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Meno male che non lo leggo più da un secolo!
Invece di colpire a livello personale, questo sì con fare malevolo, porti valide argomentazioni a sostegno delle sue tesi. Non se ne può più di queste stroncature basate sul nulla argomentativo.