Gran prelato: l’invito alle nozze dell’Agnello
Gran prelato
Per Abraham García González
Corrispondente AyL
Spagna
12 ottobre 2025

Gran prelato: l’invito alle nozze dell’Agnello
Nei calendari liturgici sia del Vetus che del Novus Ordo, ogni giorno si celebrano vari santi; ma questo 9 ottobre 2025 si è celebrato, come ogni anno, uno particolarmente importante da cui proviene il mio nome: Sant’Abramo, patriarca e profeta dell’Antico Testamento.
Vi trasmetterò un messaggio molto importante e, sebbene abbia desiderato farlo già da parecchi giorni, è stato proprio in questo giorno di Sant’Abramo che mi sono sentito più spinto che mai. A volte dall’alto parlano con tale chiarezza che sono molto certo dell’intercessione del santo patriarca, poiché mi è accaduta una serie di cose che mi conducono a crederlo. Di fatto, mi sono sentito spinto a trasmettervi questo messaggio prima ancora di essere consapevole della celebrazione della sua festività nel santorale, di cui sono venuto a sapere ricevendo un’inaspettata congratulazione.
Per quanti di voi hanno seguito tutto ciò che finora ho testimoniato per iscritto —specialmente attraverso la serie “Dati inaspettati”— o mediante video, saprete che dal 2022 sto avendo esperienze soprannaturali sempre più frequenti, che sento nel cuore dovute in gran parte all’intercessione di San Benedetto XVI, katechon, santo subito e martire. Perché io, un indegno servo del Signore? Non lo so, ma il fatto è che così sta avvenendo, come molti di voi sanno, soprattutto da quando viaggiai per la prima volta a San Sebastián de Garabandal nella primavera del 2022. Sento di avere una grande responsabilità, ogni giorno di più. La mia priorità è obbedire al Signore cercando di compiere come suo strumento la sua santa volontà. Con la speranza di dargli gloria metto tutto ciò che faccio nelle mani di Maria Santissima come suo schiavo consacrato, e infatti è suo, non mio. Per questo parlo dei “racconti” e non dei “miei racconti”.
Se non avete letto “Dati inaspettati”, vi invito a leggere quanto è stato pubblicato finora. Tuttavia, pensando a quanti di voi non conoscano la serie, vi dirò molto sinteticamente che il 2 luglio 2022, festa della Vergine di Garabandal, mentre ero molto assonnato, ebbi una locuzione interiore alle 17:15 —che col tempo compresi provenire da Gesù— che mi dettò tre numeri che annotai; da lì, colmo di stupore, mi misi a lavorarci e mi imbattei in sorprese impressionanti sulla settimana 70 dell’alleanza profetizzata da Daniele. I numeri mi condussero a concludere che il 30 aprile 2023 —nel Novus Ordo San Pio V, il papa che blindò la messa tridentina— si sarebbe compiuta la profezia dell’abolizione del sacrificio perpetuo di Daniele 9,27. Passarono i mesi, arrivò la data, accadde qualcosa in tre luoghi del mondo tra i quali trovai legami sorprendenti (*1) e, senza alcun dubbio, ritenni compiuta la profezia che ancora molti fratelli attendono probabilmente senza conoscere ciò che dico. Anche se non nel modo immaginato da molti per l’influsso degli esegeti, con la certezza al 100% che quella profezia si è compiuta insieme ad altre (*2). Da qui, vi dirò che cerco di far conoscere con una certa frequenza i racconti, inoltrandoli nella speranza che vengano letti da sempre più persone; ma sono poche quelle da cui ho ottenuto qualche tipo di risposta. Alcune persone hanno reagito molto bene, altre con indifferenza e altre piuttosto male, persino in modo molto negativo, senza tatto, per nulla pio —ad esempio un sacerdote di messa tridentina una cum la falsa chiesa, e lo dico con dolore, essendo un pastore tra i molti per cui è necessario pregare perché si correggano e si uniscano al piccolo resto fedele—.
Secondo quanto ho raccontato in modo dettagliato, i 1260 giorni della “Tribolazione” iniziarono il 17 novembre 2019 —caso zero di COVID-19 a Wuhan secondo la stampa mondiale— e i 1335 giorni della “Grande tribolazione” termineranno il 25 dicembre 2026, cioè il Natale dell’anno prossimo. Inoltre, se restiamo ai 1260 giorni senza contare l’enigmatica estensione di 75 giorni extra profetizzata da Daniele, allora terminano alla vigilia della festa della Hispanidad di quello stesso anno, cioè l’11 ottobre 2026. Vi rendete conto che è esattamente un anno dopo lo storico Grande Giubileo Mariano convocato dal Sodalizio Sacerdotale Mariano il 12 ottobre 2025 a Monza? Un altro dato importante su cui vi invito a riflettere, ascoltato recentemente dal padre Chabelo in uno dei suoi sermoni, è che solo i papi convocano i giubilei, e risulta che don Minutella ne convoca uno il giorno della Hispanidad del 2025. Vi rendete conto del dettaglio? Non lo so, ma io credo che lui sappia che Dio lo considera suo vicario, ma non lo dica finché col tempo non venga riconosciuto e riceva la sua ricompensa, perché è un servo buono e umile e per questo è stato scelto.
Nel frattempo, col passare del tempo il Signore apre il mio intelletto. Com’è logico, comprendo le cose quando Lui vuole, come Lui vuole e dove Lui vuole, con numerosi dati che hanno una precisione matematica mozzafiato e che ritengo impossibile siano frutto del caso —in effetti è un concetto incompatibile con la fede cattolica—. Inoltre è emozionante che molte sorprese avvengano grazie all’interazione con la mia famiglia diretta o altri fratelli nella fede. Per esempio, succede attraverso sogni che hanno, che mi raccontano e quando li analizzo restiamo sbalorditi fino al punto che si collegano tra loro senza che i sognatori si conoscano. Tanto impressionanti e numerose sono le nuove sorprese, che vi assicuro che la certezza che sento nel mio cuore aumenta ogni giorno di più. Per essere sinceri, pieno di speranza, ardo dal desiderio che il Signore torni presto e, naturalmente, ci trovi con le lampade accese.
Perché vi ho raccontato tutto questo? Semplicissimo. Nient’altro che per trasmettervi con assoluta convinzione la mia posizione: resta pochissimo tempo alla fine, molto meno di quanto molti credano, e a partire da qui…

Vi assicuro che il 4 gennaio 2025 il Signore mi rivelò, con segni impressionanti, ciò che già pensavo dall’ottobre 2024, e cioè che padre A. M. Minutella è Petrus Romanus, il Papa Angelico, il Gran Prelato, il Leone di Maria e altri nomi che si riferiscono alla stessa persona in varie profezie. Infatti, attraverso questi segni, il Signore mi rimandò direttamente a Matteo 24,45-46, e allora vidi chiaramente che questi versetti racchiudono una profezia riferita al papa Minutella. Sì, so con certezza che fu un messaggio del Cielo, e mesi dopo mi colpì la commovente dichiarazione di padre Chabelo. Vi do la mia parola d’onore che non ho mai parlato con lui. Fu una conferma grandiosa di cui sono testimoni i nostri fratelli del gruppo direttivo di Adoración y Liberación, perché settimane prima di questi avvenimenti raccontai loro qualcosa dopo mesi di discernimento, e tra noi lì rimane quanto parliamo con massima fiducia. A ciò si aggiunge che lungo il cammino incontro incessanti segni matematici che rendono la deduzione sempre più incontestabile, fino al punto di combaciare con massima precisione —matematicamente, ve lo assicuro— con una profezia di Marie-Julie Jahenny che ho analizzato su due antipapi e un papa santissimo. Una sorella nella fede, a cui sono molto grato, condivise con me poco dopo la presunta morte di Bergoglio la fotografia della pagina di un libro in inglese con questa profezia, e non credo sia stato un caso che l’abbia fatto.

Successivamente, nel corso dei mesi, in diversi modi, ho ricevuto nuovi messaggi dal Cielo, alcuni dei quali contundenti e d’impatto. Una delle forme è stata mediante i battiti del Sacratissimo Cuore di Gesù. Se non sapete di cosa parlo, vi rimando alla testimonianza “Il battito di Dio”, pubblicata su questa casa il 18 luglio 2025. Si tratta di una testimonianza sconvolgente di natura soprannaturale in cui potrete ascoltare gli autentici battiti del Sacro Cuore di Gesù, ma non semplicemente per deliziare le orecchie. Come ogni miracolo, ha finalità e destinazione: che lo ascolti tutto il mondo, perché sono messaggi del Signore, che ci ama infinitamente ma con una sofferenza incommensurabile del suo Sacro Cuore, e ciò che vi dico è assolutamente serio. Per favore, ascoltate il Signore, perché ci parla. Non disprezzatelo. Il suo Sacro Cuore è continuamente disprezzato insieme a tutte le offese che sta subendo con la grande apostasia a livello mondiale.
Se avete già visto il video, allora vi invito almeno a saltare al minuto 1:02:11 e ad ascoltare con attenzione ciò che dissi. Credo che accadrà che Pietro il Romano (il Leone di Maria) riceverà la sua ricompensa. Sì, credo che sarà incoronato ufficialmente come San Pietro II, il Romano, e penso in modo soprannaturale, vivendo un “Grande miracolo”, non per iniziare il suo pontificato, ma piuttosto per concluderlo, probabilmente rapito immediatamente o poco dopo insieme a tutti o gran parte degli eletti (*3) prima che si scateni la Santa Ira di Dio per trasformare l’orbe —Isaia 26—. Vi assicuro che in più occasioni il Signore mi ha insistito con segni bellissimi sul rapimento, rimandandomi frequentemente a 1 Corinzi 15,51, e non sempre li ho sperimentati da solo. Non credete al rapimento? Allora non credete neppure alla trasfigurazione? Né alla resurrezione della carne? Dubitate della parola di Dio? Allora vi state lasciando trascinare da persone senza fede della falsa chiesa o della grande meretrice che non hanno il Santo Timore di Dio. Che il Signore ci liberi da ciò! Che il Signore ci liberi dall’indifferenza! Che il Signore ci liberi dall’indurimento del cuore!

Ed ecco che ritorno a quanto detto all’inizio circa i segni cristallini che al mattino ho ricevuto dal Cielo in questa festa di Sant’Abramo e che mi sono serviti per confermare qualcosa che avevo trovato poche settimane fa e che ancora una volta indicava don Minutella come vicario di Cristo sulla Terra. Infatti, secondo quanto ho compreso, sapete da quando è vicario di Cristo agli occhi di Dio? Dal 30 aprile 2023, sì, dalla data che vi ho menzionato prima in cui ritengo compiuta la profezia dell’abolizione del sacrificio perpetuo di Daniele 9,27.
D’altra parte, non so se vi siate soffermati a meditare su uno dei messaggi della Vergine che a suo tempo Conchita trasmise attraverso il suo diario. Elencò dati riguardo al “Grande miracolo” e uno di essi fu letteralmente che il papa vedrà il miracolo dovunque si trovi. Qui elenco alcune domande:
- Quale papa, se teoricamente non ne abbiamo alcuno da quando San Benedetto XVI è passato alla casa del Padre?
- Perché il papa —intendo con gli occhi dell’anima o per mezzo di una bilocazione— sarà l’unico che potrà vederlo da remoto nel caso non sia presente a Garabandal?
Per me è chiarissimo, e considero che queste due domande siano facili da rispondere. La risposta alla prima è che un papa lo abbiamo: Pietro, il Romano, il Leone di Maria. La risposta alla seconda è che il papa è una figura chiave nel “Grande miracolo” e perciò deve poterlo vedere comunque, anche qualora non sia presente a Garabandal. Inoltre, per interpretazioni di segni, credo che il “Grande miracolo” segnerà per molti l’inizio della “Domenica senza tramonto (l’8º giorno)” e che nel frattempo l’attuale andrà svanendo fino all’annientamento totale dell’iniquità nel giorno glorioso in cui sarà ufficialmente inaugurato il “Regno di Cristo”, in modo analogo ai giorni di calendario con le loro 24 ore, che non finiscono in tutto il mondo allo stesso tempo e l’arrivo del giorno seguente dipende dal fuso orario.
A tutto questo, settimane prima di annunciare chi è il Gran Prelato, come fece padre Chabelo, si sommano vari segni emozionantissimi collegati che associano direttamente alcune scoperte sul nome di Leone di Maria a partire da una locuzione interiore che non ho dubbi —con voce di bambina— sia stata della veggente Mari Loli di Garabandal, che riposi in pace. Mi accadde pochi giorni dopo un gioioso viaggio che vi feci quest’estate con mia madre, nel quale ci fu concesso di baciare un grande crocifisso baciato dalla Vergine, che non ricordo se fosse proprietà della stessa Mari Loli o di qualche suo familiare, ma in ogni caso è chiaro che lo portò lei in qualche estasi quando fu baciato. Pieno di emozione, non uscivo dallo stupore e, giorno dopo giorno, continuo ad avere sorprese fino al punto che, dopo essere tornato da quel viaggio, tornai ad ascoltare di nuovo i battiti del Sacro Cuore di Gesù, ma inoltre incessantemente, giorno e notte, per parecchi giorni consecutivi.
Saremo noi nel gruppo degli eletti? La nostra anima è ben pulita e profumata? Ci siamo già vestiti in abito da cerimonia per le Nozze dell’Agnello? Il Signore ci sta avvisando. Non siamo pigri, perché per essere benvenuti al banchetto dobbiamo essere preparati.

Come vedrete, non vi ho dato assolutamente alcun dettaglio delle cose che vi racconto, poiché non è lo scopo di questo articolo improvvisato da un giorno all’altro con l’intenzione di mettere il mio granello di sabbia per sostenere il Gran Prelato per il bene delle anime. Pertanto, vi chiedo pazienza, nonché di ricordarmi nelle vostre preghiere, e, se Dio vuole, molto presto spero di poter esporre i dati insieme a molti altri, o meglio, a moltissimi. Credetemi, sono segni così impressionanti che si dovrebbe avere il cuore di pietra per non credere a ciò che si vedrà. Vi assicuro che lasciano senza fiato. Posso assicurare che sono matematicamente incontestabili per un semplice calcolo di probabilità, e la Matematica è la scienza esatta, la scienza di Dio, perché Egli è perfetto, onnipotente ed eterno, che ha lasciato le sue bellissime impronte in tutta la creazione. Probabilmente non avete idea di ciò che, se Dio vorrà, esporrò.
Naturalmente, sebbene esistano evidenze incontestabili, specialmente per chi presta attenzione ai veri messaggi del Cielo, sempre più chiari, siete liberi di credere o non credere. È decisione di ciascuno. Io espongo i dati senza giri di parole e voi decidete con il vostro discernimento —ricordate ciò che dice 1 Tessalonicesi 5,19-21—. Detto questo, non chiedetemi garanzie perché non mi compete, e per Santo Timore di Dio non lo farò. È Lui ad avere l’ultima parola e tutti i credenti abbiamo la responsabilità di discernere da noi stessi con docilità alle ispirazioni del Paraclito. Dobbiamo usare per questo l’intelligenza che ci è stata data, per imparare ogni giorno qualcosa di nuovo sulla nostra fede. Dobbiamo dare gloria a Dio con i nostri sforzi che tutti dovremmo offrirgli ogni giorno. Tuttavia, ripeto, il Signore ci sta parlando con molta chiarezza, è continuamente disprezzato, ci sono molti segni propri dei tempi finali, le profezie si stanno compiendo, non ascoltarlo ha le sue conseguenze e, come ha già chiarito Vicente nella sua meravigliosa esposizione in video, non c’è tempo per i dubbi.

Ora, supponiamo che decidiate di non credere a tutto ciò che vi ho detto. Benissimo. Perfetto. Allora avete due opzioni. La prima è quella di essere insensati, disobbedendo a Cristo. La seconda è quella di essere saggi, amando Cristo.
Si tratta di avere buon senso, e mi riferisco ad avere empatia, semplicità e umiltà in Cristo. Datemi retta e ascoltate i buoni pastori che il Signore ci invia e, detto per inciso, vi ricordo che ci ha inviato il Gran Prelato. Ascoltare loro è ascoltare Gesù. Non commettete l’insensatezza di pensare cose come “Aspetto l’Avvertimento”. Certo che ci sarà un Avvertimento, e sarà duro per tutti, anche per le persone più sante. L’Avvertimento è un atto della Divina Misericordia, sì, ma temibile perché tutti vedremo la nostra anima così come la vede Dio. Sarà come guardarsi allo specchio e vedere chiaramente le macchie della nostra anima. Per essere buoni figli di Dio dobbiamo essere saggi senza aspettare di essere ripresi, e se non lo siamo, Egli, giustamente, ci correggerà castigandoci con la severità propria di un buon padre.
Come ha detto recentemente padre Chabelo in un sermone eccezionale, credete che l’Avvertimento servirà per darci istruzioni? Ebbene, io vi dico che probabilmente alcune persone elette per missioni concrete riceveranno istruzioni, ma ricordate che l’Avvertimento è, sopra ogni cosa, un giudizio particolare, come ho già detto, temibile. Non è qualcosa da prendere alla leggera, come osservo in giro, sui social, con molte persone che desiderano che arrivi come se non le riguardasse e fossero molto sicure di non essere riprese. Non cadiamo nella superbia propria del fariseismo.
Tutte le pecore, per il bene comune, dovremmo seguire il buon pastore, e il Signore si manifesta sempre attraverso uno che sceglie per il bene del gregge. È una questione di buon senso, di saggezza. Seguire Cristo è seguire un buon pastore. Rifiutare un buon pastore è rifiutare Cristo. Credete che Cristo, nel suo infinito amore e misericordia, ci lascerebbe per così tanto tempo senza un vicario noi che cerchiamo di seguire i suoi insegnamenti? Se a questo punto di massima iniquità state ancora aspettando un uomo vestito di bianco con scarpe rosse, allora vi dico che siete nell’ufficialismo farisaico, vi stancherete di aspettare e, probabilmente, mentre continuate ad aspettare, giungerà il giorno in cui, inaspettatamente, vedrete Gesù Cristo venire con grande potenza e gloria sulle nubi del cielo. Ricordate: è meglio aspettare Cristo che non aspettarlo. Lo diceva padre Leonardo Castellani, che riposi in pace.

Dopo tutto ciò che ho detto, la vostra decisione è ancora quella di aspettare l’Avvertimento? In tal caso ho qualcosa da dirvi. Il Signore ci sta avvisando tutti i giorni, a tutte le ore, di giorno e di notte, in modo ordinario attraverso la Sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, e in modo straordinario attraverso manifestazioni soprannaturali inconfondibili. La questione è se lo ascoltiamo o se, al contrario, ci disperdiamo perdendo tempo con le cose del mondo.
Ricordate anche che la “seconda venuta” per qualsiasi persona può essere il giorno in cui lascia questo mondo, ma non è come l’Avvertimento, in cui si ha una seconda opportunità. Ricordate anche che nessuno conosce quel giorno, salvo eccezioni come San Benedetto da Norcia che, con la pace di Cristo, profetizzò quando sarebbe stata la sua ora e sei giorni prima fece aprire la sua sepoltura nell’oratorio di San Giovanni Battista nel suo monastero di Montecassino.
Il modo abituale con cui agisce il Signore è quello di operare attraverso di noi, le persone, come suoi strumenti, e mi viene in mente una barzelletta su un naufrago che chiede aiuto a Dio. In essa, giungono vari mezzi di trasporto per salvarlo, ma li rifiuta tutti rispondendo che non ha bisogno di aiuto umano perché lo aiuterà Dio. L’uomo muore e chiede a Dio perché non lo abbia aiutato, al che Egli risponde che sì, gli aveva mandato vari mezzi di trasporto e lui li aveva rifiutati tutti. È assolutamente insensato aspettarsi che appaia in forma di colonna di fuoco come ai tempi di Mosè, ed è certamente mancanza di carità considerando tutto ciò che la falsa chiesa sta facendo e avallando.
Che uno non appoggi attivamente l’apostasia? Bene, ma non bisogna sostenerla neppure passivamente, e la sostiene chi continua ad aspettare mentre tutto peggiora giorno dopo giorno e più anime si perdono. Dio ci sta inviando un condottiero che ci porta verso la salvezza, il Gran Prelato, il servo fedele che ci conduce nel miglior veicolo per arrivare a Gesù, cioè Maria, e lui è colui che bisogna sostenere attivamente. È un dono venuto direttamente dal Cielo. Così è: un dono con cui si realizzerà la transizione a Cieli Nuovi e Terra Nuova. Sotto il suo pontificato si compirà la profezia del Padre nostro che dice “Venga a noi il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in Cielo così in Terra”. Cieli e Terra saranno uniti dopo le nozze dell’Agnello —Apocalisse 21,2—.

Ricordate: se voi comunicate in messe nelle quali il sacerdote menziona nell’orazione oblativa il falso papa Prevost, commettete peccato di sacrilegio, comunicate indegnamente, non dimostrate alcun amore né verso il Signore né verso la sua Chiesa e, peggio ancora, rischiate come minimo l’infestazione satanica, l’indebolimento della fortezza contro il peccato, malattie fisiche causate dai demoni, ecc. Ovviamente, partecipando a quelle messe non adempite alcun precetto divino, ma al contrario offendete Dio Uno e Trino, commettendo un peccato mortale di massima gravità, e peggio ancora, se perseverate dopo essere stati avvertiti, cadete nell’anatema. Ciò che dico lo fece Giuda Iscariota —Giovanni 13,26-27—, che fu la prima persona a comunicarsi indegnamente e fu posseduto immediatamente dal capo dei demoni. Questo stesso può accadere a chiunque se rimane in comunione con la falsa chiesa.

In sintesi, A. M. Minutella è il papa al servizio di Maria Corredentrice che Dio ci dona per condurci alle nozze dell’Agnello. Poiché la Chiesa è rimasta senza capo per la partenza di San Benedetto XVI alla casa del Padre, l’ostacolo è stato completamente tolto di mezzo e Dio lo ha permesso per metterci alla prova; ma poiché la sua misericordia è infinita e ha detto che non ci avrebbe mai abbandonati, non tardò a inviarci un nuovo pastore delle sue pecore, e quelle che sono di Cristo ascoltano la sua voce, perché il Leone della tribù di Giuda opera attraverso il Leone di Maria. Quando un matrimonio sta per celebrarsi, gli invitati vengono avvisati, ma per non arrivare tardi al banchetto si ha la responsabilità di essere saggi e pronti in tempo. Così, l’incaricato di ricevere i commensali li condurrà verso la tavola loro assegnata. Sono inoltre convinto che il papa Minutella proclamerà il 5º Dogma Mariano, “Maria Corredentrice”. Infine, considero molto importante tenere presente un dato straordinariamente significativo: mi riferisco al fatto che Conchita González —la principale veggente delle apparizioni di Garabandal— appartiene al piccolo resto fedele degli Stati Uniti ed è in contatto con don Minutella. Vi sembra una coincidenza?
Sant’Abramo, patriarca e profeta, prega per noi.
San Benedetto XVI, prega per noi.
Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra, prega per noi.
Marana tha! Vieni, Signore Gesù!
Gesù viene.
Santi o niente!
Viva Cristo Re!
Avanti con Maria!
Viva Pietro II, il Romano, il Leone di Maria!
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(*1) In seguito a queste testimonianze mi resi conto di un’analogia straordinaria: con tre chiodi fu crocifisso Cristo nell’anno 33 e con un rituale coordinato in tre luoghi —due nell’emisfero Nord e uno in quello Sud— fu crocifissa la Chiesa nel 2023. Ritengo importante tenere presenti qui i profetici numeri 675-677 del Catechismo della Chiesa Cattolica redatto dal papa San Giovanni Paolo II, che considero anch’egli santo subito e martire, e non perché lo abbia canonizzato la falsa chiesa.
(*2) Feci un semplice calcolo di probabilità circa la data in cui do per compiuta la profezia, tenendo presenti i seguenti punti nel calcolo:
A) La probabilità che la data ascoltata mediante una locuzione interiore mentre si è assopiti corrisponda a San Pio V nel santorale di qualsiasi anno è 1 / 365.
B) Considerato che un anno gregoriano ha 365 giorni, la probabilità che sommando 1335 giorni a una determinata data di calendario di un anno concreto si ottenga il giorno di Natale di un altro anno futuro è 1 / 365, cioè 0,00273. Per vederlo più chiaramente, poiché ci muoviamo in un intervallo di 3,66 anni gregoriani, la probabilità si può calcolare facendo la divisione 3,66 / 1.335, ottenendo esattamente lo stesso risultato.
C) Considerato che un anno gregoriano ha 365 giorni, la probabilità che sottraendo 1260 giorni a una determinata data di calendario si ottenga il giorno del primo caso di COVID-19 a Wuhan annunciato dalla stampa mondiale è 1 / 365. Per vederlo più chiaramente, poiché ci muoviamo in un intervallo di 3,45 anni gregoriani, la probabilità si può calcolare facendo la divisione 3,45 / 1.260, ottenendo esattamente lo stesso risultato.
D) Personalmente ritengo che si dovrebbero considerare molti altri fattori più o meno soggettivi che ridurrebbero le probabilità di fare questa scoperta, che non credo sarebbe stata possibile senza l’inaspettata rivelazione dei tre numeri che ascoltai nella mia mente il 2 luglio 2022. Tra tali fattori vi sarebbero, per esempio, i seguenti:
- La probabilità che toccasse a me ascoltare la locuzione tra tutti gli abitanti del pianeta.
- La probabilità di essere credente cattolico e sapere ciò che fece San Pio V.
- La probabilità di saper leggere, scrivere e fare calcoli matematici elementari.
- La probabilità di conoscere la profezia delle 70 settimane di Daniele.
Considerando soltanto gli eventi A), B) e C), la probabilità che si dia per semplice caso l’impressionante coincidenza che la data scaturita da questi numeri ascoltati corrisponda al 30 aprile 2023 si calcola nel modo seguente:

Come dato comparativo, la probabilità che tocchi il premio grosso della Lotteria di Natale a chi compra un solo decimo è 1 / 100.000. Cosa significa questo? Che è moltissimo più facile che una persona sia graziata da tale premio.
(*3) Credo che il rapimento avverrà per fasi e non in un’unica data. Voglio dire che penso che per alcune persone sarà prima e per altre dopo, a seconda del loro grado di purificazione lungo i mesi. Credo anche che molto probabilmente non tutti i morti saranno risuscitati lo stesso giorno. Mi baso su segni che non so se ho interpretato bene, ma in ogni caso lo credo perché gli invitati a un matrimonio non entrano tutti insieme dalla porta della sala dove si celebra il banchetto. Entrano e si siedono in modo ordinato, altrimenti sarebbe un caos.